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La strada per leggere la sostenibilità in chiave sempre più positiva passa anche da un viaggio “on the road” alla scoperta delle eccellenze green europee: il nostro docufilm MEDICOM “Future Seeds” ha partecipato al XXVIII Festival della Biodiversità di Milano in una giornata di proiezioni dedicata al racconto “documentato” delle problematiche ambientali, all’indomani della pubblicazione internazionale del film sulla piattaforma streaming Prime Video, per un confronto diretto con il pubblico sui temi della sostenibilità e delle possibilità concrete di contribuire alla costruzione di un futuro migliore a partire dalle reali sfide legate al cambiamento climatico.
L’incontro si è tenuto giovedì 13 giugno al MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano: “Future Seeds” ha aperto la sessione dedicata alle proiezioni, che si è conclusa con “Food for Profit”, inchiesta di Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi per far luce sulla realtà della grande industria della carne in Europa. In questo modo i due prodotti audiovisivi hanno offerto approcci e linguaggi educazionali molto diversi, fiducioso e positivo il primo, critico e di denuncia il secondo, per attirare l’attenzione sullo stesso importante tema. La ricerca di un futuro migliore per tutti.
Il docufilm è il primo progetto internazionale all’interno del format MEDICOM, già noto per aver portato alla ribalta con web serie specifiche sviluppate nell’ambito di campagne di sensibilizzazione il tema della salute con le logiche dell’intrattenimento, e che con questo progetto internazionale si evolve ulteriormente raccontando il legame tra salute dell’uomo e salute del pianeta attraverso uno storytelling emozionale.
“Future Seeds” è la storia di Elsa, giornalista italiana che raccoglie informazioni sugli effetti del cambiamento climatico e parallelamente sulle realtà europee che dedicano un impegno concreto nell’innovazione e nell’ideazione di soluzioni sostenibili per poter garantire un futuro migliore per tutti. Il docufilm è anche la storia di Anne, nipotina adolescente di Elsa, ragazza appartenente alla Generazione Z affetta da eco-ansia, una realtà vissuta oggi da molti giovani, che la rende sconfortata di fronte alla mole di informazioni allarmanti sulla salute del pianeta e profondamente disillusa dagli adulti. Le due intraprenderanno un viaggio “on the road” per raccontare alcune eccellenze green europee che abbracciano molti ambiti della vita: dalla pianificazione urbana al design, dall’eco-arte dell’artista murale italiano Iena Cruz a progetti pionieristici per la rigenerazione del suolo marino. Scienza, arte, tecnologia, impegno sociale: sono tutti tasselli che compongono la strada percorsa dalle due protagoniste, che affronteranno anche una crescita interiore oltre ad avere una missione divulgativa.
Una delle esperienze più significative del lavoro per “Future Seeds”, ad oltre un anno dalla conclusione della fase di shooting, già molto impegnativa per la sua dimensione internazionale, è stata sicuramente il confronto con i tanti ospiti pregevoli. Sono grato di aver conosciuto, lavorando con loro, l’immenso valore dei loro progetti per la comunità e in generale quello delle loro menti geniali per tutta la società europea e per questo li ringrazio dal primo all’ultimo: ciascuno ha messo in gioco le sue prospettive uniche sulla sostenibilità, che sono diventate spunti di riflessione davvero interessanti che hanno aggiunto una direzione in più al film, conversazione dopo conversazione, rendendo la fiction nata per sostenere il tema ancor più viva perché contestualizzata nel mondo reale.