SOSTENIBILITÀ: Quanto la pratichiamo e quanto abbiamo bisogno di dirlo?
Un esempio di comunicazione di sostenibilità istituzionale nel mondo pharma
Nel 2023, secondo un recente sondaggio di Nielsen, l’85% dei consumatori ha dichiarato di preferire aziende che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. Questo dato, in costante crescita negli ultimi anni, sottolinea quanto sia cruciale per le imprese comunicare in modo trasparente e autentico le proprie azioni in questo ambito.
La sempre maggiore attenzione verso i temi della sostenibilità ha portato negli ultimi anni all’introduzione di nuove normative a livello nazionale e internazionale, che impongono alle aziende di rendere pubbliche le proprie performance ambientali, sociali e di governance (ESG). In questo scenario, la comunicazione istituzionale assume un ruolo ancora più strategico, consentendo alle imprese di non limitarsi a rispettare gli obblighi di legge, ma di trasformare la sostenibilità in un vero e proprio vantaggio competitivo.
L’innovazione sostenibile è oggi una delle principali leve per la crescita economica e la competitività delle imprese. Sempre più aziende stanno investendo in tecnologie e processi produttivi a basso impatto ambientale, generando nuove opportunità di business e rafforzando la propria reputazione. Tuttavia, questi sforzi rischiano di rimanere inutili se non sono accompagnati da una comunicazione efficace, in grado di far conoscere al mercato i risultati raggiunti e di stimolare un dialogo costruttivo con tutti gli attori coinvolti.
Ed è qualcosa che ho potuto sperimentare personalmente in uno dei progetti audiovisivi che ho sviluppato nel corso dello scorso anno, “Future Seeds”. L’azienda internazionale Biotest mi aveva chiesto da autore e giornalista di pensare a un film sul tema della sostenibilità che andava dare risalto ad una loro campagna che prevedeva azioni green in davvero tantissimi ambiti per celebrare l’introduzione di un nuovo impianto di produzione di immunoglobuline, una risorsa importantissima estratta dal plasma umano e che permette di creare essenziali farmaci salva-vita. In questo senso la sostenibilità è stata doppia: non solo mettendo in pratica una più efficace produzione “industriale” a minor impatto ambientale con una massimizzazione totale della materia prima plasma, ma anche operando la promozione di una sostenibilità sociale perché ciò che viene prodotto salva vite umane e permette di ricordare quanto sia fondamentale essere donatori.
La comunicazione istituzionale, in questo contesto, diventa quindi uno strumento fondamentale per instaurare un dialogo costruttivo con i propri stakeholder, per guadagnarsi, non solo la loro fiducia e fidelizzazione, ma anche per porre le basi per una cultura della sostenibilità pubblica che mostri il “dietro le quinte” di un’azienda e cosa è davvero possibile fare per cambiare le cose in meglio.
Questo contesto così stimolante ha rappresentato per me l’ispirazione e l’incipit per fare una serie di ricerche a livello europeo di pietre miliari di sostenibilità: progetti virtuosi ma poco conosciuti che fanno la differenza e gettano le basi per cambiamenti futuri sensazionali. Questa ricerca ha spaziato tra chi nel campo della scienza sta pensando a come ri-creare la natura rigenerando gli ecosistemi dei fondali marini come la start-up Underwater Gardens e chi nel campo della tecnologia investe tempo e risorse per semplificare la produzione di energia pulita come l’ingegnere Kerem Deveci o come per Berat Zeki Haznedaroğlu dell’Università del Bosforo, si occupa di realizzare bio-carburanti pronti a ridurre l’impatto ambientale ad esempio di viaggi aerei, per arrivare a chi, come il progetto Clear Rivers, pensa a pulire i corsi d’acqua dai rifiuti in plastica senza impiego di energia o chi purifica l’aria persino attraverso l’arte di un murales come l’artista italiano Iena Cruz. Tutte queste soluzioni concrete, che hanno poi costituito la base del viaggio di scoperta del docufilm “Future Seeds” pubblicato a livello internazionale su Prime Video, mi hanno dimostrato essere frutto di un pensiero divergente, figlie di un rifiuto ad accettare passivamente un futuro già proclamato incerto ed hanno avuto la capacità di infondermi invece una grande positività nel domani. Perché, finché c’è qualcuno disposto a combattere, ad osare ed andare oltre i limiti provando ad investire nella ricerca scientifica, tecnica e tecnologica, domani sarà sempre un giorno migliore…e noi saremo sempre qui pronti a raccontarlo.