Future Seeds presto disponibile online
LA MAPPA GREEN DELLA SOSTENIBILITÀ
Purtroppo ancora oggi ragioniamo come se la nostra salute fosse disgiunta da quella del pianeta e invece la natura ci salva ogni giorno: non solo nutrendoci ma anche offrendo materie prime utili a curarci in laboratorio. Tutto è collegato! È questo il leitmotiv della prima produzione internazionale MEDICOM, di cui sono molto orgoglioso: il docufilm “Future Seeds”. Lungi dall’essere pessimisti o sensazionalisti, questo nuovo progetto mostra invece quante risorse si possano mettere in campo per migliorare il futuro e quante persone dedicano il loro impegno quotidiano alla salute dell’uomo e del pianeta.
Quando si pensa alla sostenibilità, la mente corre alle breaking news che affollano i media in Italia e nel mondo: dai fenomeni climatici sempre più violenti alla folle e macchinosa “corsa” alla transizione ecologica per contrastarli. La salvaguardia del pianeta risulta più complessa del previsto tra azioni realmente “salvifiche” e le insidie dei “greenwashers”, ovvero coloro che utilizzano una strategia di comunicazione ambientalista “di facciata” per distogliere l’attenzione dai danni causati all’ambiente. È un mosaico complesso e variegato quello che si presenta oggi agli occhi di chi vuole informarsi sul tema, una prospettiva alla quale però c’è bisogno di avvicinarsi con uno spirito più consapevole e fiducioso.
Questo è uno degli obiettivi del docufilm, nuovo progetto MEDICOM realizzato con il contributo di Biotest AG, che si tinge oggi anche di verde grazie ad un tassello che mostra l’evidente correlazione tra healthcare e sostenibilità ambientale. Il film andrà presto in onda su Amazon Prime Video e verrà presentato in anteprima esclusiva il prossimo 6 Novembre a Dreieich, nella regione tedesca dell’Assia, base operativa della compagnia.
Il docufilm viaggia su due binari paralleli: da un lato c’è Elsa, giornalista italiana che con un reportage vuol essere una cassa di risonanza per chi fa della sostenibilità una missione quotidiana, dall’altro la nipote Gen Z Anne, affetta da una crescente eco-ansia, una condizione che vivono molti giovanissimi e che purtroppo è oggi certificata anche dall’American Psychological Association. Ciascuna con il suo bagaglio di esperienze ed aspettative, partiranno per un viaggio che consoliderà il loro legame e le aiuterà a conoscere una dimensione concretamente “green” dei Paesi ospitanti, per acquisire una nuova consapevolezza delle catene virtuose in atto e una necessaria fiducia nel futuro.
La prima tappa internazionale per le due protagoniste è Barcellona, capitale del progetto sostenibile Agenda 21 e sede operativa della start-up Underwater Gardens, pioniera nella rigenerazione del suolo marino. Spostandosi verso Rotterdam, anche il focus si sposta sul design e sulla creatività, con il contributo dell’organizzazione non-profit Clear Rivers, che con le sue innovative “litter traps” che ha esportato in tutto il mondo ripulisce le acque della Mosa e ha creato un parco con strutture in materiali interamente riciclati, e dell’innovatore e designer Daan Roosegaarde, la mente dietro progetti che uniscono l’arte alla sostenibilità come la “Smog-free tower” e il più recente lampione anti-Covid “Urban Sun”. In Turchia, le due protagoniste incontrano alcune personalità che stanno rivoluzionando il mondo delle energie rinnovabili: Kerem Deveci, co-fondatore della Devecitech inserito nella lista dei 30 under 30 più influenti del settore tecnologico da Forbes nel 2020, nonché padre del progetto En-lil, una turbina che trae il suo nome dalla divinità sumera delle tempeste ed è in grado di trasformare i venti generati dal traffico urbano in energia pulita. Le due protagoniste si allontanano fino ai confini d’Europa arrivando nell’Università del Bosforo per incontrare il professor Berat Zeki Haznedaroglu, capo progetto di Independent IPA, la prima bioraffineria carbon negative d’Europa, dove le microalghe vengono trasformate in biocarburanti ed altre materie prime utili per molti settori industriali del Paese.
Anche l’arte nel senso più puro del termine trova il suo posto tra le pagine del diario di viaggio di “Future Seeds” con la partecipazione straordinaria dell’artista murario Iena Cruz, al secolo Federico Massa, milanese d’origine e newyorkese d’adozione, che ha firmato alcuni dei principali murales anti-smog d’Europa dipinti con vernici che assorbono gli agenti inquinanti. La sua prima opera italiana di questo tipo è “Hunting Pollution”, dipinta a Roma, e “Future Seeds” seguirà anche la storia del suo nuovo lavoro “Linfa” proprio a Dreieich.
Spero davvero che il film ottenga il riconoscimento che merita e che faccia emozionare lo spettatore almeno quanto ci siamo emozionati noi nel farlo!